Descrizione
Cari concittadini buonasera,
è oramai a tutti nota la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (CNAPI); il deposito unico dei rifiuti nucleari che ci vede protagonisti in quanto fra le papabili 67 locations ben 6 sono identificate nella nostra Provincia e 2 toccano nello specifico il nostro territorio.
Prima di spiegare la posizione dell’Amministrazione Comunale che NON è assolutamente favorevole all’insediamento mi preme sottolineare sia la storia del deposito, sia cosa dice la normativa nazionale.
Il nostro Parlamento con Decreto Legislativo 15 febbraio 2010 , 31 ha approvato la disciplina della localizzazione dei siti che dovranno ospitare il deposito unico delle scorie nucleari derivanti dalla dismissione decommissioning delle cessate centrali nucleari presenti sul territorio italiano e degli altri rifiuti nucleari prodotti ad esempio dai servizi ospedalieri.
I siti sono stati identificati secondo differenti parametri per stabilire le zone idonee per poter accogliere i rifiuti nucleari a media e bassa densità in via definitiva mentre quelli ad alta densità saranno depositati in via provvisoria, fino alla creazione di un deposito idoneo che sorgerà nel Nord Europa.
L’identificazione dei siti risale al 2014 ma l’elenco è stato secretato sino alla data del 05/01/2021 con cui si è
provveduto alla desecretazione a seguito di un procedimento di infrazione europea pervenuto al nostro Governo, in quanto siamo rimasti tra i pochi Paesi dell’area Europea a non aver ancora provveduto.
Nella nostra Regione purtroppo sono presenti ad oggi il 70 per cento dei rifiuti nucleari ospitando di fatto ben
tre impianti nucleari (uno a Bosco Marengo, uno a Trino Vercellese e uno a Saluggia) ed uno al confine con la Lombardia (Ispra).
Il nostro impianto ad oggi si trova in una situazione definita ormai di “brown field” cioè la dismissione è avvenuta quasi completamente ed i rifiuti già trattati si trovano nella sede, in un deposito temporaneo.
Ovviamente l’Amministrazione del Comune di Bosco Marengo, come potrete ben comprendere può fare ben
poco contro una decisione che viene dal Governo Centrale ed è per questo che ho presenziato ad una riunione
indetta dalla nostra Provincia in data 09/01/2021 nella quale tutti i Comuni della Provincia hanno manifestato
la contrarietà al deposito e si è deciso di costituire una cabina di regia con a capo la Provincia per inviare le
controdeduzioni al provvedimento Sogin, cercando di contestare i criteri sui quali si è previsto l’insediamento
nella nostra Provincia.
Anche la Regione Piemonte, nella riunione alla quale ho presenziato questo pomeriggio a Torino (11/01/2021), si è dichiarata pronta a supportare le nostre Amministrazioni per far fronte comune contro la deprecata ipotesi di costruzione del deposito unico nella nostra Regione e per richiedere una moratoria oltre i 60 giorni per produrre le osservazioni riguardanti il piano tecnico stabilito dalla Sogin.
Sebbene la situazione sia solamente in fase embrionale, l’impegno della nostra Amministrazione sarà TOTALE per impedire un nuovo deposito di rifiuti nucleari.
Nei miei interventi, sia in Provincia che in Regione, ho sottolineato come la nostra Provincia sia stata per lunghi anni penalizzata e considerata come il luogo dei rifiuti ed il voler costruire un altro deposito mi è sembrato veramente troppo ed incomprensibile anche in relazione all’attuale situazione ambientale in cui versa il nostro territorio.
Sarà mia cura tenerVi informati ed eventualmente organizzare appena si potrà, un’assemblea pubblica per poter approfondire il tema; mi preme solo sottolineare che i siti sono 67 ed oltre ad un’azione contro Sogin per la revisione dei parametri per la definizione delle zone, al momento non abbiamo altro da fare.
Resto comunque a disposizione di chiunque voglia ulteriori ragguagli.
è oramai a tutti nota la pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (CNAPI); il deposito unico dei rifiuti nucleari che ci vede protagonisti in quanto fra le papabili 67 locations ben 6 sono identificate nella nostra Provincia e 2 toccano nello specifico il nostro territorio.
Prima di spiegare la posizione dell’Amministrazione Comunale che NON è assolutamente favorevole all’insediamento mi preme sottolineare sia la storia del deposito, sia cosa dice la normativa nazionale.
Il nostro Parlamento con Decreto Legislativo 15 febbraio 2010 , 31 ha approvato la disciplina della localizzazione dei siti che dovranno ospitare il deposito unico delle scorie nucleari derivanti dalla dismissione decommissioning delle cessate centrali nucleari presenti sul territorio italiano e degli altri rifiuti nucleari prodotti ad esempio dai servizi ospedalieri.
I siti sono stati identificati secondo differenti parametri per stabilire le zone idonee per poter accogliere i rifiuti nucleari a media e bassa densità in via definitiva mentre quelli ad alta densità saranno depositati in via provvisoria, fino alla creazione di un deposito idoneo che sorgerà nel Nord Europa.
L’identificazione dei siti risale al 2014 ma l’elenco è stato secretato sino alla data del 05/01/2021 con cui si è
provveduto alla desecretazione a seguito di un procedimento di infrazione europea pervenuto al nostro Governo, in quanto siamo rimasti tra i pochi Paesi dell’area Europea a non aver ancora provveduto.
Nella nostra Regione purtroppo sono presenti ad oggi il 70 per cento dei rifiuti nucleari ospitando di fatto ben
tre impianti nucleari (uno a Bosco Marengo, uno a Trino Vercellese e uno a Saluggia) ed uno al confine con la Lombardia (Ispra).
Il nostro impianto ad oggi si trova in una situazione definita ormai di “brown field” cioè la dismissione è avvenuta quasi completamente ed i rifiuti già trattati si trovano nella sede, in un deposito temporaneo.
Ovviamente l’Amministrazione del Comune di Bosco Marengo, come potrete ben comprendere può fare ben
poco contro una decisione che viene dal Governo Centrale ed è per questo che ho presenziato ad una riunione
indetta dalla nostra Provincia in data 09/01/2021 nella quale tutti i Comuni della Provincia hanno manifestato
la contrarietà al deposito e si è deciso di costituire una cabina di regia con a capo la Provincia per inviare le
controdeduzioni al provvedimento Sogin, cercando di contestare i criteri sui quali si è previsto l’insediamento
nella nostra Provincia.
Anche la Regione Piemonte, nella riunione alla quale ho presenziato questo pomeriggio a Torino (11/01/2021), si è dichiarata pronta a supportare le nostre Amministrazioni per far fronte comune contro la deprecata ipotesi di costruzione del deposito unico nella nostra Regione e per richiedere una moratoria oltre i 60 giorni per produrre le osservazioni riguardanti il piano tecnico stabilito dalla Sogin.
Sebbene la situazione sia solamente in fase embrionale, l’impegno della nostra Amministrazione sarà TOTALE per impedire un nuovo deposito di rifiuti nucleari.
Nei miei interventi, sia in Provincia che in Regione, ho sottolineato come la nostra Provincia sia stata per lunghi anni penalizzata e considerata come il luogo dei rifiuti ed il voler costruire un altro deposito mi è sembrato veramente troppo ed incomprensibile anche in relazione all’attuale situazione ambientale in cui versa il nostro territorio.
Sarà mia cura tenerVi informati ed eventualmente organizzare appena si potrà, un’assemblea pubblica per poter approfondire il tema; mi preme solo sottolineare che i siti sono 67 ed oltre ad un’azione contro Sogin per la revisione dei parametri per la definizione delle zone, al momento non abbiamo altro da fare.
Resto comunque a disposizione di chiunque voglia ulteriori ragguagli.
A cura di
Con l'App è meglio!
Sapevi che puoi leggere questo Avviso anche sull'App ufficiale del comune?
Ultimo aggiornamento pagina: 11/01/2021 22:13:08